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Il Test UIAA in pillole: 7 cose che tutti dovrebbero sapere

Un articolo destinato ai più: agli scalatori che vogliono sapere ciò che è essenziale per decidere se scalare o no una via, o se andare o no in un posto. Le 7 cose che bisogna asoslutamente sapere, senza chiacchiere aggiunte. A chi ne vuole sapere di più (qualcuno ci sarà...) consigliamo di leggere anche l'articolo successivo.

Parte 2 / 4
TEst UIAA per scegliere gli ancoraggi in ambiente marino

1️⃣ Il criterio di decisione alla base del test

Il criterio di decisione si basa sulla osservazione di un legame costante tra una circostanza ambientale specifica, una specifica composizione della lega degli ancoraggi, e il fenomeno di pitting.

2️⃣ Gli esperimenti che sono stati fatti

Specificamente, sono stati esaminati chiodi provenienti da pareti rocciose il più possibile diverse tra loro, e per ogni chiodo è stata esaminata

  1. La composizione della lega metallica delle protezioni
  2. La composizione dei depositi presenti sulle protezioni stesse (provenienti dalla roccia nella quale erano infisse)
  3. La composizione della roccia nella quale erano infisse le protezioni
  4. La morfologia dell’ambiente circostante, sulla base di foto panoramiche e descrizioni scritte.


 

Solfato di calcio
Solfato di calcio
dal web

3️⃣ I risultati delle prove

I risultati di tutte queste prove hanno evidenziato delle circostanze comuni a tutte le protezioni affette dal fenomeno di pitting:

  1. La lega di acciaio di cui erano composti gli ancoraggi rotti era per TUTTI classificabile come A2 (diverso dall’A4) [leggi l'articolo successivo per saperne di più, n.d.r.].
  2. La presenza di tracce di Solfati (sali in cui lo zolfo è legato a 4 atomi di ossigeno) su tutti gli ancoraggi di acciaio inossidabile di tipo A2 affetti dal fenomeno di pitting.

 

 

4️⃣ La differenza tra acciaio inox A2 e A4

Semplificando al massimo, potremmo dire che l’A4 è un A2 “corretto” con un 3% di molibdeno, per ottenere una migliore resistenza alla corrosione.

 

 

A2 vs A4
A2 vs A4: si noti la scritta A4-80
sul dado del fix A4.
Sui dadi dei fix in A2, invece,
c'è scritto A2-70
dal web

5️⃣ Distinguere a occhio nudo acciaio inox A2 e A4

Lo abbiamo chiesto ad Emanuele Pellizzari: “L’unico modo che lo scalatore ha per distinguerli consiste nel leggere la marcatura, che nei fix sta scritta sui dadi. Specificamente: sui dadi A2 c’è scritto A2/70, mentre sui dadi A4 c’è scritto A4/80 [cfr la terza foto per la scritta sul dado A4 n.d.r.]. A questo proposito ritengo che sia importante raccomandare ai chiodatori di apporre i dadi in modo da rendere queste scritte visibili agli scalatori,  mettendoli così in condizioni di scegliere se salire una via oppure no.

 

6️⃣ Le conclusioni della UIAA

Perciò la commissione UIAA

  1. Ha assolutamente vietato l’uso di acciaio A2 in ambiente marino e in qualsiasi ambiente aperto (e a maggior ragione si vieta il ferro zincato in qualsiasi ambiente aperto).
  2. Ha raccomandato per tutte le pareti in ambiente marino un test che va "a caccia di solfati" nella roccia.

 

 

7️⃣ Quali protezioni scegliere in base ai risultati del test sulla presenza di solfati nella roccia

  • Nelle pareti in cui emerge una presenza di solfati superiore a una certa soglia prefissata, anche solo in alcuni punti, occorre usare ancoraggi al titanio. È perciò vietato usare acciaio inossidabile, sia che si tratti di A4, sia che si tratti di HCR (o PLX).
  • Nelle pareti in cui non emerge una presenza di solfati superiore ad una certa soglia prefissata, invece, si può usare l’A4, o l’HCR, ma è necessario monitorare attentamente il comportamento delle protezioni.
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