Qualche anno fa oramai iniziammo a risistemare le poche vie classiche della parete nominata del Placcone.

Arrivati alla base capirete subito perché la chiamarono così i primi esploratori della zona. Questa parete è l’estensione più ad est delle pareti sud della Gola di Frasassi.

La roccia che troverete qui è diversa dalla roccia di tutte le altre pareti perché più anziana e quindi con maggiori segni addosso delle varie intemperie.

Dopo un primo laborioso ripristino delle vie esistenti cominciammo a dare un occhiata a destra e sinistra e di linee se ne intuivano molte. Con un ottica di falesia moderna si potevano portare i tiri a 40mt di lunghezza e quindi omogeneizzare tutte le lunghezze e renderle più realisticamente vicine al concetto di falesia. 

Unito il vecchio con l’esistente e il nuovo cominciò a venir fuori uno spot interessante. Completate le linee più logiche rimaneva da chiodare una zona strapiombante e affacciarsi a sinistra dove un altro settore si apre dando spazio a tanti altri progetti futuri. La Falesia rimase senza nome per un paio di anni.

Non è facile accomunarla alle altre falesie vuoi perché si è distanti da tutta la civiltà ordinaria vuoi perché ad ogni catena si scorge il fondo della gola di frasassi 700mt più in basso. Il sentiero stesso che porta alla falesia, sentiero dei gradoni, può da solo giustificare un uscita domenicale.

La chiodatura è alle volte obbligata e l’arrampicata richiede capacità a 360°. I gradi sono severi. Se avete bisogno di ammazzarvi di selfie da realizzation da postare da qualche parte, beh questo non è il posto giusto.

Comunque lo scorso inverno mentre assaporavamo le ultime scalate al sole pre-lockdown trovammo nome per questa situazione mezza-mezza.

Peter Pan, la falesia a metà aria dove di certo non troverete mai affollamento, cani e situazioni di confusione estrema. Rimane al centro la Via del Placcone del 1967 che non abbiamo volutamente deciso di toccare in segno di rispetto nei confronti dei primi apritori della zona, anche se sono sicuro prima di loro già qualcun altro era arrivato ai piedi di quelle pareti.

Gran parte delle vie è stato finanziato con un riuscito crowdfunding. Rispettate l’ambiente, rispettate gli altri arrampicatori e rispettate le vie. Per l’accesso e l’esposizione del sentiero sconsiglio a tutti di portare cani e bambini. Le vie sono tutte nuove o quasi per cui spazzola e caschetto sono accessori indispensabili. Comunque vada ritornerete all’auto con una giornata di arrampicata indimenticabile alle spalle.