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Qualcosa su Canolo

Descrizione

Le Torri di Canolo si trovano sui contrafforti orientali dell'Aspromonte, per la precisione sui Dossoni della Melia, dai quali si domina la locride.

Canolo Vecchia è ubicato al centro di due canyon scavati nella roccia dalle fiumare Novito e Pachina. Il monte Mutolo ne domina l'abitato con le sue caratteristiche vette calcaree dette “Dolomiti del sud” per le loro forme.

In realtà la roccia non è dolomia ma calcare grigio compatto, che offre un'arrampicata di placca e fessura molto tecnica. Già circa 30 anni fa, Fabrizio Antonioli, geologo e alpinista, transitando per lavoro dalle parti di Roccella Jonica e Gerace, adocchiò le Torri e nacquero così i primi itinerari su roccia della locride, seguiti poco dopo dalle esplorazioni della banda di Alessandro Gogna durante le peregrinazioni meridionali riportate nell'ormai storico libro "Mezzogiorno di Pietra", e da una fugace apparizione negli anni '80 del forte climber romano Andrea Di Bari.

Nel 2000 l'istruttore FASI pugliese Aristodemo Aloi ha attrezzato un piccolo settore di monotiri e negli ultimi anni le Torri sono state meta occasionale di chiodatori romani e siciliani. Le Torri sono un ambiente più adatto a vie lunghe di stampo sia sportivo che trad, ma alcuni settori sono stati sfruttati anche per attrezzare corti monotiri che per la loro esposizione e quota sono frequentabili anche nelle calde estati calabresi.

Il luogo è poco frequentato e diverse soste delle vie più datate necessitano di manutenzione, si raccomanda prudenza e accortezza nella scelta dell'itinerario.

Il segnale GPS è buono ma il segnale telefonico è poco presente.



Accesso Stradale

Dal versante Tirrenico (versante Ovest), lungo la strada statale 111 Gioia Tauro-Locri

Uscire dalla A3 a Gioia Tauro e dirigersi, lungo la strada statale 111 Gioia Tauro-Locri,  verso l’interno.

Superare i comuni di Amato, Taurianova e Cittanova, ultimo comune prima dell’appennino (fin qui 18 km, circa 20 min in auto).

Da Cittanova continuare sempre dritto sulla ss 111, verso Est, inerpicandosi sulle colline. Dopo 10 km di strada con curve (circa 20 min in auto) si arriva sulla cresta sommitale e si incontra un unico incrocio. Procedere dritto verso Gerace - Locri.

Dopo altri 8 km in discesa, si giunge ad una diramazione a sinistra davvero poco visibile.

Girare a sinistra per Mutolo Scorciapelle e risalire la strada cementata per 400 m circa.

Alla fine della strada girare a destra, proseguire dritti fino al bivio successivo e poi prendere a sinistra in discesa su strada asfaltata.

Per il settore ALOI, parcheggiare dopo circa 400 m,  in corrispondenza di uno slargo della strada e di un masso a destra sul ciglio della stessa e di ometti.

Da qui, a destra, parte un poco evidente sentiero che, obliquando a sinistra risale fino alla falesietta (5 min, la parete si intravede già dalla strada).

Per il settore Torre Latina - Pilastro, procedere avanti sulla medesima strada asfaltata e fermarsi sotto le torri, all’altezza del terzo tornante.

Dal cuore del tornante prendere un sentiero in mezzo all’erba che dopo 50 m circa sale deciso a destra (ometti) e subito dopo gira leggermente a sinistra e in 5 min porta alle vie.

 

Dal versante Jonico (versante Est) lungo la strada statale 111 Locri-Gioia Tauro.

Lungo la ss 106 arrivare a Locri (RC).

Da Locri (RC) prendere la ss 111 per Gerace, a 13,3 km di strada sinuosa (circa 20 min in auto), si giunge ad una diramazione a destra.

Girare a destra per Mutolo Scorciapelle e  poi come sopra.