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San Vito lo Capo: Acciaio HCR (High Corrosion Resistance) per le nuove vie

L'Outdoor Fest di San Vito lo Capo del 2019 segna un momento importante nelle cronache della scalata siciliana: l'esaurimento delle scorte (e l'abbandono dell'uso, sia per la chiodatura di nuove vie che, a maggior ragione, per la richiodatura) del vecchio buon acciao inossidabile 316L (l'A4) e l'inizio di una nuova fase, in cui per la chiodatura delle nuove vie di San Vito lo Capo sarà usato acciaio inossidabile duplex, detto acciaio PLX HCR (High Corrosion Resistance). 

San Vito lo Capo: Acciaio HCR (High Corrosion Resistance) per le nuove vie
Daniele Arena si fionda sugli spit appena arrivati senza nemmeno mettersi in posa per una foto
Gabriela Sofia Flores

L'ottobre 2019 sarà un mese da ricordare per San Vito lo Capo: il 2 del mese viene fatto il primo ordine di ancoraggi in acciaio inossidabile Duplex  (detto acciaio PLX HCR, High Corrosion Resistance) della Sicilia, in cui più dell'80% del materiale è stato acquistato con gli introiti di una guida digitale di San Vito lo Capo scritta da Daniele Arena per ClimbAdvisor (e quindi della nostra piattaforma Climbing Spot Factory). La restante parte è stata acquistata con una colletta di chiodatori locali.

In tutto con i soldi delle guide e quelli della colletta arriveranno a San Vito 

  • più di 400 fix+piastrine
  • più di 30 catene

tutto in acciaio inossidabile duplex (HCR) della Fixe, dei quali 300 fix+piastrine e 30 catene presi con gli introiti della guida.

Il fornitore Oliunid, che ringraziamo, ha mostrato una eccezionale sensibilità alle problematiche dei chiodatori, e per l'occasione ci ha dato grande assistenza e anche ottime condizioni di acquisto.

Ci spiace solo che per la fretta non siano riusciti a mandare in tempo per il Festival un loro striscione, ma cercheremo di dare loro visibilità online il più possibile.

La fornitura sarà fatta in due tappe. Una prima (piccola) parte è arrivata il 15 mattina, e sarà utilizzata simbolicamente per aprire la prima via in occasione del Festival.  Il resto dovrebbe arrivare per la settimana successiva. 

In questo modo il festival segna una svolta fondamentale per la scalata a San Vito lo Capo: saranno esaurite le ultime scorte di ancoraggi in acciaio inossidabile A4 (316L), che non sarà più usato, nè per le nuove vie, nè, a maggior ragione, per le richiodature, e si inizierà ad aprire le nuove vie solo con acciaio inossidabile duplex (PLX HCR).

Il Duplex SAF 2205 è una tipica soluzione ingegneristica per le  piattaforme offshore
Il Duplex SAF 2205 è una tipica soluzione ingegneristica per le piattaforme offshore
dal web

Tengo moltissimo a ringraziare tutti i nostri utenti, che, scegliendo di acquistare le guide scritte dai chiodatori, hanno contribuito alla attrezzatura e alla richiodatura di vie.

Tuttavia, nonostante le nostre guide vendano parecchio, e in particolare per San Vito lo Capo il numero di copie vendute si sta avvicinando al migliaio, non è certo con i ricavati delle guide che possiamo finanziare tutta la manutenzione che serve per San Vito. E lo stesso si può dire anche per le altre falesie in catalogo.

Finora a quasi tutti i chiodatori della nostra community  è toccato quasi sempre di finanziarsi  l'acquisto dei materiali da soli, o con il contributo dei loro sostenitori (tra i quali gli utenti di ClimbAdvisor).

Per finanziare ulteriormente la manutenzione delle falesie in catalogo abbiamo in mente due tipi di iniziative.

Prima di tutto cercheremo degli sponsor che vogliono mettersi in luce per il loro supporto alla sicurezza della scalata. Le nostre guide sono digitali, e perciò per noi è semplice fare un nuovo rilascio in cui nella parte gratuita della guide (in particolare sulla scheda con le informazioni e sulla mappa con il parcheggio della falesia, che sono le pagine più consultate) compaia il banner di uno sponsor che dia supporto per la manutenzione e l'espansione della falesia stessa. Altrettanto semplice è far comparire il banner sulle analoghe pagine del sito, ed elencare, sia sulla app che sul sito, tutti gli interventi finanziati dallo sponsor stesso. Non credo che ai nostri utenti la comparsa di questo banner dia fastidio, visto che mostreremo chi  contribuisce alle spese per la loro sicurezza. Inizio già da questo breve articolo a fare appello alle varie case che producono attrezzature sportive per la scalata: accanto alle sponsorizzazioni legate alle prestazioni, vi chiedo anche di sponsorizzare le falesie, legando il vostro brand alla protezione delle persone.

Poi, per alcune falesie, in particolare per le richiodature di San Vito lo Capo, ricorreremo anche al crowd funding. E speriamo che anche questa volta i nostri utenti ci seguano.

 

 

Il Millennium Bridge, costruito tra il 1999 e il 2000 con acciaio duplex SAF 2205
Il Millennium Bridge, costruito tra il 1999 e il 2000 con acciaio duplex SAF 2205
dal web

Acciaio Duplex e Acciaio 316L 

Per finire, visto che l'acciaio HCR è ancora poco conosciuto, cercherò di dire in due righe che cos'è l'acciaio inossidabile duplex, e in cosa differisce dal tradizionale (sempre valido) 316L. 

Parlando con estrema semplificazione e genericità, si può dire che, a differenza di altri acciai inossidabili che sono leghe o solo austeniteche o solo ferritiche (ad esempio l'acciaio inossidabile 316L è una lega ferrosa austenitica), l'acciaio inossidabile Duplex è caratterizzato da una particolare microstruttura bifasica a grani cristallini misti sia di austenite che di ferrite.

Ci sono tante varianti di acciaio duplex, e tutte hanno come caratteristica un’elevata resistenza alla corrosione, sia in ambienti fortemente acidi sia in ambienti caustici. A questo non disprezzabile aspetto si unisce quello di una elevata resistenza meccanica. Perciò il Duplex è generalmente adoperato "in tutti quei campi applicativi dove avviene l'esposizione ad ambienti estremamente aggressivi o dove la certezza della vita utile del componente risulta cruciale" [cit. Wikipedia], ad esempio per le condutture sottomarine e per le piattaforme offshore (cioè negli ambienti in mare aperto).

Il Duplex adoperato dalla Fixe per gli ancoraggi acquistati a San Vito è una variante appositamente sviluppata per gli ancoraggi adatti alla scalata sportiva e battezzata dalla casa con la sigla PLX HCR, e descritta in un documento tecnico allegato (che si trova all'indirizzo http://www.fixehardware.com/images/DOC-PLXTECH.PDF), nel quale vengono soprattutto messe a confronto le prestazioni del PLX con quelle del classico 316L (e sono dichiarate nettamente superiori, ovviamente, altrimenti non lo avremmo comprato). In base alle percentuali minime e massime dichiarate di Cromo (Min 21%, Max 24%), Nichel (Min 3.5%, Max 6,5%), Molibdeno (Min 2.5%, Max 3,5%), Azoto (Min 0.0.5%, Max 0.22%) mi sembra di poter dire che, assumendo le medie matematiche delle percentuali fornite come valori nominali, la variante di Duplex usata è simile (ma non posso dire uguale) al SAF 2205, che è il più diffuso tra gli acciai bifasici, che presenta una altissima resistenza alla corrosione e viene utilizzato in particolare modo nelle piattaforme offshore, e che è stato anche usato sul Millennium Bridge, che collega le sponde del Tamigi a Londra. 

 

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