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Grotta dell'Arenauta: Alessandro Papa sulla terza lunghezza di Invidia, aperta da Federico D'Isep e Fabrizio De Romanis e valutata 8a.
Ho chiesto ad Alessandro due parole per accompagnare la foto e descrivere la via ai nostri lettori, ed ho ricevuto un bel raccontino. Se avete due minuti di tempo scrollate e leggetelo. L'ho messo sotto la foto.
Ecco il racconto di Alessandro Papa:
Liberare il terzo tiro di Invidia è stata una vera e proprio battaglia mentale.
In tutti i tentativi buoni che ho fatto sono caduto sempre alla fine della via, ad un metro dalla catena.
L'ultimo passo consiste nell effettuare un lancio, da 2 prese cattive ad una presa molto buona. Questo però al termine di tutta la via e riuscire ad impostare il movimento, calibrare la spinta e soprattutto correggere la sbandierata (perché si perdono i piedi), non è facile.
In tutti i miei tentativi solo 2 volte sono riuscito in questo. La prima per un mio errore di valutazione, mi sono giocato la via. Nella seconda errori non potevano esserci ed ho liberato questo tiro.
Per questo ho capito quanto margine di errore può esserci su una via al proprio limite, soprattutto perché non tutto è sempre prevedibile!
Ciò che mi resta di questa via è il rapporto, l'amicizia che si è consolidata sempre di più con i miei compagni e amici di falesia. Giornate passate quasi sempre con le stesse persone. Amici sempre attenti e vigili ogni volta che partivo per provare. Pronti a condividere e discutere con me le varie fasi su questa via.
Questo, aldilà della difficoltà, del solito numero è la cosa che conta di più in questa mia passione.
Un giorno mi piacerebbe percorrere tutta la lunghezza di "Invidia" fino a fuori la grotta, dove questa via raggiunge la massima difficoltà.
Ma per questo ci vorrà ancora del tempo. Nel frattempo, continuo a crederci, tanto sognare non costa nulla!
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